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in-VISIBILI Noi ci siamo, tu ci vedi?

Dove: Cortile Pensile Palazzo Moroni Padova
Data: Dal 12 maggio al 24 maggio
Ora: dalle 10 alle 18
Photovoice promosso dal Centro Antidiscriminazioni LGBT+ "Mariasilvia Spolato" per sensibilizzare la comunità cittadina sia rispetto ai diritti LGBT+ nel contesto italiano e nella città di Padova, sia rispetto alle singole esperienze.

Dal 12 maggio al 24 maggio nel Cortile Pensile di Palazzo Moroni
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Il Photovoice è una tecnica di ricerca-azione partecipata che utilizza la fotografia come mezzo attraverso cui le persone riescono a ragionare in maniera critica sulla propria condizione personale e sociale. Le foto scattate vengono condivise e discusse nel gruppo di partecipanti per far emergere nuovi punti di vista sulla realtà circostante e sul proprio posizionamento, contribuendo alla sensazione di non essere i soli portatori di una determinata percezione o vissuto. In un momento storico in cui le immagini sono in grado di veicolare messaggi ad alto impatto con estrema velocità, lo scatto diviene lo strumento democratico per eccellenza, in grado di ridare voce ai soggetti nei processi partecipativi dei luoghi che abitano e ridisegnare forme e contorni del potere e delle disuguaglianze contemporanee. Il progetto di Photovoice è stato promosso dal Centro Antidiscriminazioni LGBT+ "Mariasilvia Spolato", un servizio del Comune di Padova (in collaborazione con Arcigay Tralaltro Padova APS, Boramosa APS, Sat Pink APS) che si occupa di accoglienza, consulenza, sostegno, protezione a favore di persone LGBT+ vittime di discriminazioni e violenze legate alla propria identità di genere o orientamento sessuale. Il progetto nasce con l’idea di sensibilizzare la comunità cittadina sia rispetto ai diritti LGBT+ nel contesto italiano e nella città di Padova, sia rispetto alle singole esperienze. Che cosa significa fare parte di una minoranza? Come vediamo noi stessə? Quanto, invece, siamo visibili (o invisibili) agli occhi della società, degli spazi pubblici, delle persone con cui condividiamo i quartieri, gli ambienti scolastici, lavorativi e aggregativi? Come possiamo attraverso il nostro sguardo manifestare i vissuti, le paure, le gioiose rivendicazioni che caratterizzano l’esperienza di vita delle persone LGBT+ nella quotidianità? Lo scatto fotografico è stato utilizzato come mezzo volto a raggiungere anche le sfere istituzionali, per dar vita ad azioni concrete che siano al contempo sociali e politiche. Il gruppo ha ragionato su diversi temi, percorrendo il filo rosso del passaggio da invisibilità a visibilità. Perché oltre alla paura di fare coming out, alla sensazione di doversi nascondere, oltre alla cancellazione istituzionale e i diritti negati, c’è altro. C’è il bisogno di emergere, di fidarsi, di manifestare e manifestarsi. C’è la vita di tutti i giorni, quella che non viene mai raccontata. C’è la speranza scalpitante di chi cerca nell’incontro e nella condivisione il coraggio di immaginare un futuro in cui nessunə sia più invisibile. L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione del Comune di Padova. Il Centro Spolato è realizzato grazie al finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità - UNAR (Avviso pubblico per la selezione di progetti per la costituzione di centri contro le discriminazioni motivate dall'orientamento sessuale e dall’identità di genere, ex art. 105- quater, D.L. 104/2020).
Pubblicato da Mattia Galdiolo
Amministratore e Responsabile della Comunicazione del Centro antidiscriminazione e antiviolenza lgbt+ “Mariasilvia Spolato”